Eliminare notizie da Google, alcuni provvedimenti del Garante
11 Agosto 2023
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Quando si parla di diritto all’oblio e si richiede di eliminare notizie da Google, è lecito specificare che è possibile diffondere i dati personali di un cittadino riguardo a fatti di interesse pubblico.
I provvedimenti del Garante della Privacy
Relativamente a questa particolare questione, andremo ad analizzare due provvedimenti emessi dal Garante Privacy.
Provvedimento n. 9813846 del 21 luglio 2022
Nel provvedimento n. 9813846 del 21 luglio 2022, il Garante Privacy si è pronunciato il merito alla richiesta di cancellare notizie da Google di un cittadino nei confronti di Google stesso. Il reclamante, nello specifico, chiedeva la cancellazione di diversi URL collegati a notizie relative a fatti risalenti al 2017 relativi ad una grave crisi finanziaria che ha coinvolto il gruppo societario di cui è proprietario e amministratore.
Una volta ricevuta la richiesta, il motore di ricerca ha dichiarato che non è possibile rimozione contenuti obsoleti Google per gli URL da 1 a 59, in quanto le relative pagine web non risultavano essere visualizzate tra i risultati di ricerca di Google associati al nome del reclamante. Per quanto riguarda l’URL n. 60, sono state adottate misure manuali per impedire la visualizzazione della pagina. Per i restanti URL, è stato disposto di non poter aderire alla richiesta del reclamante non sussistendo i presupposti per il diritto all’oblio.
In questo caso, il Garante Privacy ha rilevato che il reclamante svolge tuttora attività imprenditoriale, ricoprendo sempre la medesima carica nel Gruppo societario a cui si riferiscono le pagine oggetto di reclamo, il quale, peraltro, risulta essere nuovamente all’attenzione delle cronache per altre recenti problematiche di natura finanziaria e sindacale. Inoltre, anche in virtù del breve lasso di tempo trascorso è stato ritenuto infondato il reclamo.
Provvedimento n. 9808698 del 21 luglio 2022
Nel provvedimento n. 9808698 del 21 luglio 2022, un cittadino ha presentato ricorso nei confronti di Fastweb e Google. In particolare, ha lamentato che Fastweb avrebbe trasferito a Google LLC, con sede negli Stati Uniti, i dati personali che lo riguardano trattati per il tramite del sito internet www.fastweb.it; ciò in assenza delle garanzie previste dal Capo V del Regolamento.
Ricevuta la richiesta di diritto all’oblio, Fastweb ha dichiarato che il trattamento dei dati personali è posto in essere dalla Società per il tramite di Google Analytics 360, strumento che, mediante cookies trasmessi al browser dell’utente, raccoglie informazioni su come gli utenti del sito interagiscono con le singole pagine e con i servizi proposti.
In questo caso, il Garante Privacy ha ritenuto il reclamo fondato ed ha ingiunto a Fastweb S.p.A. di conformare al Capo V del Regolamento entro il termine di novanta giorni dalla notifica del provvedimento ed ha ordinato la sospensione dei flussi verso Google LLC nel caso in cui Fastweb non operi in base a quanto stabilito.