Come e dove si applica il diritto all’oblio
16 Febbraio 2023
Cancelliamo i Dati Indesiderati
Tel. 06 39754846
Il diritto all’oblio è uno dei tanti diritti che abbiamo come cittadini. Tale diritto, come stabilito dall’art.17 del Regolamento, si configura come il diritto di eliminare notizie da Internet e cancellare i propri dati personali dal web, ma in forma “rafforzata”. Perché rafforzata? Il motivo è riconducibile dal fatto che i titolari al trattamento hanno l’obbligo, qualora abbiano reso pubblici tali dati personali, di comunicare agli altri titolari al trattamento la volontà dell’interessato di cancellare le proprie informazioni personali.
Il diritto all’oblio, però, ha un campo di azione molto esteso, in quanto ogni cittadino ha il diritto di vedere cancellati i propri dati personali, anche a seguito della revoca del consenso al trattamento, proprio come stabilito dal primo paragrafo dell’art.17 del Regolamento.
Come si applica il diritto all’oblio
Come anticipato, il diritto all’oblio è disciplinato dall’art.17 del GDPR, e si configura come il diritto che ha un cittadino di chiedere ed ottenere la cancellazione dei suoi dati personali dal titolare del trattamento. Il GDPR prevede che la rimozione contenuti obsoleti Google avvenga senza ingiustificato ritardo ed obbliga il titolare del trattamento a cancellare i dati se:
- non sono più necessari in merito alle finalità per le quali furono raccolti e trattati originariamente;
- l’interessato ha revocato il consenso al trattamento;
- sono stati trattati illecitamente.
Dove si applica il diritto all’oblio
Possiamo comunque definire il diritto come qualcosa di territoriale. Per cui, se la rete rimane globale, i diritti che vengono invocati dai cittadini rimangono territoriali. È per questo motivo che, nella maggior parte dei casi, Google ha concesso la rimozione dei contenuti esclusivamente dalle versioni locali del motore di ricerca, ad eccezione di alcuni casi piuttosto particolari. Pensiamo, ad esempio, alla pedopornografia che rappresenta un reato in tutto il mondo ma se qualcosa è considerato lesivo o diffamatorio in Italia, non è detto che lo sia anche in un altro Paese.
Come il diritto all’oblio, anche diversi diritti di proprietà intellettuale sono legati a registrazioni valide in determinati territori. Facendo un altro esempio, è possibile avere un diritto su uno specifico marchio in Italia o nell’Unione Europea ma non in Cina o negli Stati Uniti, dove può essere stato registrato il medesimo marchio da qualche altro cittadino. È per questo motivo che i diritti rimangono territoriali, per cui il diritto all’oblio nella maggior parte dei casi è vincolato a rimozioni localizzate.
Come abbiamo detto, però, in passato ci sono state anche delle eccezioni e la prima ha portato il colosso americano Google, a decidere di dare seguito alla rimozione per diritto all’oblio su scala europea, per cui in tutti i territori dell’Unione Europea, ed anche nei paesi che rientrano nella cosiddetta area “EFTA“, ovvero Svizzera, Islanda e Norvegia, in quanto i loro sistemi giuridici seguono la stessa normativa privacy dell’Unione Europea.