Diritto all’oblio internet: il vademecum dell’UE
21 Maggio 2023
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Qualsiasi utente, in rete, può pubblicare foto, video, notizie o contenuti, riferiti sia all’utente stessi che ad altri soggetti. È per questo che può capitare che tali contenuti risultino pregiudizievoli per la reputazione del diretto interessato e lesivi per la sua privacy. In questi casi, per evitare che circolino notizie diffamatorie in rete, si può ottenere la cancellazione dei contenuti dai motori di ricerca, invocando il “diritto all’oblio“. In merito a questo diritto, approfondiamo l’importante vademecum dell’UE.
Cos’è diritto all’oblio
Il diritto all’oblio è quel particolare diritto che ha un soggetto ad essere “dimenticato”. Attuare il diritto all’oblio internet significa rimuovere i link che rimandano a contenuti online ritenuti lesivi per la propria reputazione e privacy. Sul web, infatti, un contenuto è facilmente raggiungibile da chiunque abbia accesso ad internet mediante i link che compaiono attraverso le ricerche effettuate, ad esempio, su Google.
Questo particolare meccanico viene chiamato “indicizzazione“, che consente la visualizzazione di pagine o siti, presenti nelle banche dati dei motori di ricerca, attraverso l’inserimento di parole chiave (ad esempio nome e cognome). Con il diritto all’oblio, di conseguenza, si ottiene la rimozione di tali link grazie alla “deindicizzazione“.
Quest’ultima, però, non equivale a rimuovere totalmente un contenuto su internet, ma semplicemente a non farla reperire facilmente dai motori di ricerca. L’unico modo per eliminare definitivamente un contenuto dal web, è contattare direttamente il webmaster o il proprietario del sito che lo ha pubblicato e chiedere la rimozione.
Diritto all’oblio internet: il vademecum dell’UE
Sul web è possibile leggere un importante vademecum dell’Unione Europea, in merito al diritto all’oblio su internet. Quando si vuole procedere con la deindicizzazione di un contenuto si deve inviare la richiesta a Google o ad un altro motore di ricerca, chiedendo appunto di eliminare i link in questione.
Il motore di ricerca più utilizzato al mondo, Google, ha messo a disposizione degli utenti un modulo online grazie al quale è possibile chiedere la cancellazione dei contenuti e procedere in modo da eliminare notizie da internet, indicando gli URL da eliminare e la motivazione che ha spinto l’utente ad inoltrare la richiesta.
Dopo aver ricevuto la richiesta, il team di Google la esaminerà in tempi relativamente brevi, per capire se l’istanza per rimozione contenuti obsoleti Google può essere effettivamente accaolta. È bene sapere, però, che il destinatario della richiesta di deindicizzazione, per poter applicare il diritto all’oblio, deve verificare che sussistano alcune determinate condizioni:
- bilanciamento degli interessi tra il diritto alla reputazione e riservatezza, richiesti dal diretto interessato, con il diritto di cronaca e l’interesse pubblico alla conoscenza di certe informazioni, che, molto spesso, sono connesse con il ruolo ricoperto da tale persona nella vita pubblica;
- anche se la giurisprudenza non ha indicato un margine vero e proprio, i link di cui si chiede la deindicizzazione devono avere come oggetto dei contenuti risalenti nel tempo.
- Se la richiesta di deindicizzazione rimane inadempiente o, nel caso in cui non venga accolta dai motori di ricerca, il cittadino potrà sempre far valere le sue ragioni presentando direttamente ricorso al Garante della Privacy.