In rete può finire di tutto: informazioni personali, come e-mail o numero di telefono, dati riservati o notizie private. Una volta finiti sul web, i motori di ricerca, tra i quali Google, li indicizzano. Ciò che può accadere è che di tali informazioni può farsi un uso sbagliato.
Ampliamento della deindicizzazione
La deindicizzazione è consentita in ipotesi determinate e ben definite. Tuttavia, Google ha ampliato la portata della deindicizzazione, o meglio ha introdotto ulteriori possibilità per richiedere la predetta. Con Mountain View, infatti, è ora possibile per gli utenti più giovani richiedere la rimozione di foto personali dai risultati di ricerca di immagini di Google. Altresì, con tale strumento si è messo a disposizione degli utenti una maggiore di tutela nel limitare le informazioni raccolte.
In tal modo, si offrono mezzi di tutela adeguati alle vittime di doxxing. Per tale ultima pratica si intende il fenomeno, presente nella comunità degli hacker sin dagli anni ’90, consistente in un insieme di comportamenti violenti di natura psicofisica e verbale, esercitati da un insieme di persone nei confronti di altri soggetti o di singoli. Si tratta, dunque, di una persecuzione finalizzata a condurre delle campagne pubbliche di denigrazione nei confronti di qualcuno.
Come rimuovere informazioni personali da Google
Le vittime di fenomeni di questo tipo possono avere interesse a richiedere la rimozione delle proprie informazioni da Google.
Il motore di ricerca, difatti, consapevole della negatività delle condotte di doxxing, ha previsto una apposita procedura per richiedere la rimozione di tali contenuti dai risultati di ricerca di Google.
Innanzitutto, vengono individuati dei requisiti, affinchè possa essere presa in considerazione la rimozione. Tali presupposti, da soddisfare entrambi, sono:
1. ” Le tue informazioni di contatto sono presenti.
2. Nei contenuti sono presenti:
– Minacce esplicite o implicite oppure
– Inviti all’azione espliciti o impliciti affinché altre persone provochino danni o procurino molestie”.
Rispettati i requisiti, l’interessato o il rappresentante autorizzato potranno inviare una richiesta di rimozione di link ai contenuti dai risultati di ricerca di Google, cliccando semplicemente sulla voce “avviare la richiesta di rimozione”, che aprirà un modulo da compilare e inviare.
Successivamente alla trasmissione della richiesta, l’utente riceverà un’email automatica di conferma della ricezione della richiesta.
La richiesta sarà, a questo punto, esaminata.
Qualora lo ritenesse necessario, il team di Google raccoglie altre informazioni. Laddove la richiesta non disponesse di informazioni sufficienti per consentire una valutazione saranno fornite istruzioni specifiche e verrà richiesto di inviarla nuovamente.
Se la richiesta non soddisfa i requisiti per la rimozione, il motore di ricerca motiverà la decisione di non rimozione dei contenuti contestati.
Se gli URL saranno considerati lesivi verranno rimossi solo dai risultati di ricerca in cui la query include il nome dell’autore del reclamo o altri identificatori forniti, come alias e nomi utente di social media.