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Cancellare notizie da Google: la guida informativa

Cancellare notizie da Google guida informativa

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Molto spesso, grazie al lavoro dei motori di ricerca, possiamo risalire a delle informazioni non più attuali. Queste potrebbero danneggiare l’immagine di noi stessi che stiamo cercando di creare. In alcuni casi, sono le informazioni obsolete che prevalgono sui nuovi elementi di cui, invece, vorremmo ottenere una maggiore visibilità. In un mondo digitale che va sempre più veloce, l’accesso alle informazioni è rapidissimo.

Basta un semplice clic! Per questo motivo, dobbiamo sempre considerare la possibilità di poter esercitare il diritto all’oblio richiedendo, appunto, di cancellare notizie da Google che danneggiano la nostra reputazione online.

Ad oggi, esistono diverse leggi che ci tutelano, sia in ambito europeo, sia in quello internazionale. Abbiamo quindi il diritto di chiedere a Google di essere dimenticati, cancellando, modificando o deindicizzando tutte quelle informazioni per le quali possiamo subire un danno.

Cos’è il diritto all’oblio

Il diritto all’oblio è quel dirittoche consete ai cittadini di rimuovere informazioni personali da Internet, lesive e pregiudizievoli della propria reputazione dal web, tanto che viene anche nominato il diritto ad essere dimenticati. Nella maggior parte dei casi, viene associato a sentenze di condanna per fatti di rilevanza penale, la cui diffusione della notizia determina all’interessato un effetto fortemente negativo e pregiudizievole.

Cancellare notizie da Google: la guida informativa

Come abbiamo anticipato, attraverso la compilazione di un modulo, è possibile chiedere a Google, qualora ne riconosca il diritto, di rimuovere informazioni personali da Google. In materia di privacy, le informazioni protette riguardano il nome, il cognome, la residenza, i recapiti telefonici, email o numeri di conto corrente. Tuttavia, è importante ricordare che, anche apparire senza autorizzazione in una foto o in una video su internet, è una grave violazione della privacy. 

Il compito di Google, oltre a tutelare i propri algoritmi, è infatti quello di difendere altri diritti, come il diritto di cronaca o la salvaguardia della raccolta dei dati su internet. Quando Google riceve una richiesta in merito al diritto all’oblio, la prima cosa che chiede sono i motivi della richiesta e l’URL corrispondente alle informazioni da rimuovere. L’URL, infatti, è il collegamento alla pagina web che contiene la notizia, il video o più semplicemente l’immagine da rimuovere.

A volte, per eliminare notizie da Google, può essere sufficente anche cancellare il proprio nome dal sito internet, in modo tale che Google non inserisca più la URL della notizia nei suoi risultati di ricerca. Molto spesso, questa è la “carta vincente” per ottenere la deindicizzazione di una notizia poiché, oltre a tutelare i dati personali di un cittadino, viene anche garantito il diritto di cronaca. L’articolo non viene rimosso dal web, ma viene cancellata la chiave di ricerca del nominativo del richiedente.

Cosa fare se Google rifiuta la richiesta

Inviare a Google una richiesta di diritto all’oblio, non significa che questa possa essere accolta sicuramente. Il motore di ricerca, infatti, ha la facoltà di accettare o rifiutare le richieste. In quest’ultimo caso, se pensiamo che la decisione non sia legittima, possiamo presentare un reclamo al Garante per la Privacy, ai sensi dell’art. 77 del GDPR. Il reclamo al Garante può essere presentato in due modi diversi:

Il Garante prenderà una decisione in merito al reclamo entro nove mesi dalla data di presentazione. In caso di presenza di motivate esigenze istruttorie, che il Garante comunica all’interessato, il reclamo sarà invece deciso entro dodici mesi dalla data di presentazione.

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